da San Magno a Valentano
IL SENTIERO DI MENICHETTI
Ritornando sui nostri passi e riprendendo la strada litoranea dalla quale siamo arrivati, a pochi metri, imbocchiamo un sentiero sulla sinistra che ci permette di raggiungere uno dei punti di maggiore altitudine del territorio, il Passo della Montagnola, a circa 630 metri s.l.m.
Man mano che la strada sale il panorama diventa mozzafiato: l’isola Bisentina, più lontano l’isola Martana, il promontorio di Bisenzio e, ancora più lontano, il centro storico di Capodimonte creano un paesaggio eccezionale.
Arrivati in cima si prosegue lungo lo spartiacque del lago, raggiungendo, quindi, la strada statale asfaltata. Percorrendola verso destra e, poi, subito a sinistra si scende in direzione del pittoresco centro storico di Latera; arrivati all’altezza del cimitero si gira a destra e, dopo pochi metri, a sinistra: si entra in un ambiente agricolo “antico” con piccoli appezzamenti coltivati a grano, vigneti e, soprattutto, castagneti, prevalentemente cedui ma anche, in piccola parte, da frutto, con la rinomata castagna “marrone di Latera”. Il percorso si fa impervio, non percorribile con le automobili, fino ad arrivare ad una strada in ottime condizioni, all’altezza della vasta pianura al centro della quale, come un gioiello, si trova il lago di Mezzano.
Unico emissario del lago è l’Olpeta, che ha un corso di 32 chilometri e presenta un regime torrentizio, legato all’andamento delle precipitazioni atmosferiche. All’inizio il fiume scorre lungo estese pianure, poi, attraversata la caldera di Latera e Valentano, va a delimitare il versante meridionale della Selva del Lamone, formando ampie e profonde vallate, prima di andarsi ad incanalare in una lunga e stretta forra che termina alla confluenza con il fiume Fiora. Lungo il percorso porta in luce antiche formazioni geologiche e dà origine a molte e suggestive cascate, spesso usate nell’antichità per fornire energia idraulica a mulini e polveriere.
Superato il lago si continua lungo la strada sterrata fino ad arrivare ad un bivio. Siamo nel punto più vicino al paese di Valentano, il cui centro storico è posto sopra un colle, da cui spicca la sagoma della torre ottagonale della Rocca Farnese e del campanile della chiesa collegiata di S. Giovanni. È il paese del famoso Cece del solco dritto. Giunti al bivio si gira a destra proseguendo per poche centinaia di metri fino ad una strada sulla sinistra, che diventa impraticabile per gli automezzi e che porta all’interno di un rimboschimento realizzato dalla Comunità Montana, sviluppandosi in posizione elevata rispetto al territorio circostante.
Da questa strada si godono magnifici scorci panoramici: da un lato la selva del Lamone e, sullo sfondo, i monti di Castro e, ancora più lontano, il monte Argentario e la Toscana, rappresentata dalla vicinissima Pitigliano e dall’Amiata; sulla sinistra Valentano e l’intera caldera di Latera, caratterizzata da una agricoltura ancora rispettosa dell’ambiente, anch’essa artefice di un paesaggio eccezionale.